Il
lavoro cresce e cresce...
Anche in un mondo di sordi
io parlerei di pace.
Di una pace
che odora di partecipazione
che non sta a guardare
col cedevole sguardo da cane domato
nella frustrante attesa
di un osso o di una carezza.
Al bando il servilismo!
Il signorsì all’assurdo.
Il darsi agli altri per annullarsi:
baratto dell’anima
elettroencefalogramma piatto
miseria morale
e sterco putrido di sterili pensieri.
Cedo la sedia a dondolo
ai giochi dei bimbi
e a chi ha voglia di invecchiare.
Io occupo lo sgabello più scomodo
nel rizzarmi non sentirò fatica.
ed alla pace giungerò lottando
con la mente e col cuore
affidando
al vento che non muore
un sofferto eco di luce…
La maestra Rosalba
Nel mio sogno non c’è
l’arsura di denaro
la voglia di apparire
il diamante nel dito
l’accumulo di tutto.
Nel sogno di mio padre
nel mio sogno di madre
nel tuo sogno di figlio
c’è soltanto uno straccio.
Uno straccio di pace…
La maestra Rosalba
Caro Gesù
io non ti chiedo niente.
Ci hai dato già abbastanza:
la tua vita
spargendo in questo mondo
il seme dell’amore.
I grandi
-quelli col cuore piccolo-
distratti dal rumore della vita
han costruito case e cose
scordando di innaffiare
il tuo piccolo seme.
E dal freddo del niente
è nato solo il pianto.
Ma noi che siamo piccoli
con un cuore più grande del tuo seme
innaffieremo il seme
colorando d’amore
-del tuo amore-
il nostro oggi di bimbi.
E un futuro verrà
senza assurde barriere
e cambierà perfino il verbo avere.
Scomparirà
io ho
tu hai
egli ha
e rimarrà soltanto “noi abbiamo”
che sarà il risultato
di una diversa e giusta divisione
che non avrà per resto
neanche una mano tesa.
Per la Rivoluzionme dell’amore
noi ti preghiamo.
La maestra Rosalba
Miriam
mostra i fiori che la madre, Anna Lucia, e
altri medici ed infermieri realizzano per aiutare Emergency
Momenti di vita scolastica...
Nicoletta disegna il viso di Gino Strada
Serena, Ilaria e Luana
Daniel e Federico
Paolino, Maria e Nicoletta
Alice e Sonia
Sono arrivate le nuove spille di Emergency!
Francesco, Antonio M. e Mirko.
Budoni 22 gennaio 2003-02-23
Carissima Cecilia,
siamo gli alunni più fortunati di Budoni! Sai perché? Perché abbiamo conosciuto delle persone molto, molto speciali : tua madre Teresa e tuo padre Gino. Come sai , i tuoi genitori sono venuti a trovarci il 20 dicembre. Questo incontro ci ha fatto provare delle bellissime sensazioni e adesso ci sentiamo più forti e meno soli. Aspettavamo anche il tuo arrivo ma tua madre ci ha detto che dovevi sostenere un esame all’università. Sappiamo che sei fidanzata con Maso. Ci piacerebbe che , un giorno, tu e Maso veniste a trovarci. Il periodo migliore sarebbe quello primaverile : la nostra terra si riveste del giallo delle ginestre e diventa …un incanto! Pensateci…Vi ospiteremo con gioia!
Ognuno di noi ha il tuo calendario.
La storia che c’è scritta , e che tu hai inventato , è davvero bella! Hai proprio ragione : troppo spesso i diritti che dovrebbero essere di tutti , diventano privilegi di pochi.Vorremmo che il mago Linguaggio fosse un mago vero, anche se sappiamo che questa tua favola può diventare realtà nel momento in cui ognuno di noi sarà capace di eliminare la sporcizia dal proprio cuore, mettendo il guinzaglio alla parte peggiore che, come dice Mario Lodi, c’è in ognuno di noi.
Che ruolo ricopri nell’associazione? Preferisci seguire tuo padre oppure sostenerlo dalla sede?
Vorremo fare il tuo ritratto : puoi descriverti o mandarci una tua foto?
Ciao, un bacio e un forte abbraccio a te, a Mao e a tutti gli amici di Emergency di Milano .