A mio figlio Paolo
Figlio mio…
La cattiveria umana
ti ha ucciso
quando la vita ti sorrideva…
Eri colmo di carezze
e di sogni stupendi.
Tu eri il mio respiro.
La mia vita…
Eri la mia forza
…quella che genera sentimenti eterni
che. col volo dell’aquila , vanno
nei cieli profondi della nostra mente
tra fiocchi di luce , speranze
e canti melodiosi.
Quando cantavi, figlio,
i miei versi più belli,
sembrava che Dio ti fosse accanto…
C’era, nel tuo canto, una fede limpida
…quella con la quale il Signore
bagna la nostra anima.
Quella che ci consente di andare
oltre l’immensità del suo cielo…
Adesso io sono solo…
Disperatamente solo.
Mi manca tutto…
Mi manca la forza,
il coraggio, l’allegria, il vigore
che rende l’uomo forte e sereno.
Mi manchi tu, figlio mio !
Eri… la bontà, la lealtà e l’affetto.
Mi manchi tu , figlio mio,
tu
che inventavi meraviglie e sorrisi
…quelli che rimangono ,per sempre,
dipinti nel cuore dell’anima.
Silvestra adesso, figlio,
piange sempre…
Tu lo sapevi
quanto fosse grande
il suo amore per te.
Quando in cieli fatati
l’uomo dipinge gigli
di splendore immortale
…allora Dio lo tiene accanto
e lo accarezza.
Babbo (maggio 1999)