Una vita spesa sul pentagramma
Canto in onore di Puddu
di
Simonetta Selloni
Nuoro. Nel grande manifesto c’è una bella immagine di Tonino Puddu con il costume di Nuoro.
L’aveva indossato l’ultima volta , Tonino, il 29 agosto 2008, quando al Redentore aveva diretto il Coro Su Nugoresu, il suo coro.
Lui non poteva più cantare, un tumore se lo stava portando via, e il 21 ottobre successivo - sarà un anno domani - se n’era andato, lasciando un patrimonio straordinario di musica, arte, riconoscimenti internazionali.
E anche di amore… lo stesso che ha spinto i suoi amici di Su Nugoresu a organizzare due serate intitolate “Su bolu ’e s’ammentu” , il volo del ricordo, per quest’uomo di cultura, la cui composizione più famosa si intitola, non a caso, “Su bolu ’e s’astore”.
Per presentarle ieri c’erano Simone Dionigi Pala, direttore succeduto a Tonino al Coro Su Nugoresu, Michele Siotto , presidente del Gruppo, Ugo Collu , direttore della Polifonica Nicolao Praglia, quindi Salvatore, il fratello di Tonino.
Hanno parlato della sua lunghissima carriera, della sua vita nel segno della musica; in queste due serate si potrà anche vedere una mostra dal titolo “Una vita sul pentagramma”.
Due serate, allora: la prima giovedì , a carattere religioso. Nella Chiesa delle Grazie, alle 20, si esibiranno La Polifonica Nicolao Praglia di Nuoro accompagnata dall’orchestra d’archi Ensemble; il Coro Montanau di Desulo, diretto da Simone Dionigi Pala ; il Coro Su Nugoresu di Nuoro diretto da Pala . Sarà presentata la “Missa Su Nugoresu” di Tonino Puddu con i Cori riuniti Su Nugoresu e Montanaru e dalla Polifonica Nicolao Praglia.
Il 24 ottobre, all’Eliseo, alle 20, presentata da Ottavio Nieddu, una serata folk, durante la quale si esibiranno il Coro Su Nugoresu, che presenterà il nuovo CD “Cantones de pache e d’amore”. Sono 14 brani, registrati sotto la direzione di Tonino Puddu che non è riuscito ad ultimarlo. Canteranno il Gruppo folk “Città di Tempio” e il Coro Montanaru di Desulo.
Saranno serate di musica e ricordi, quelli personali e quelli che le note e le voci suggeriranno.
Saranno lacrime di un dolore dolce. Tonino approverebbe.
(Da “La Nuova Sardegna” del 20 ottobre 2009)
(Acrostico)
Nuoro 22 e 24 ottobre 2009
A Tonino Puddu
Tra i ricordi più tersi
Oggi , la tua Nugoro amada, accarezza il tuo…
Note di luna piena
Impregnano il tuo cielo.
Nel tuo pezzo d’azzurro
Ora è festa grande.
Pulsano i nostri cuori
Uniti nel rimpianto
Di te , del tuo sorriso…
Danza… la tua musica danza
Un canto che profuma di stelle e di speranza.
(Rosalba)
"Nel tuo pezzo d’azzurro
oggi è festa grande.
Danza…la tua musica danza
un canto che profuma di stelle e di speranza."
(Rosalba)
Serata in onore di Tonino Puddu
"Su bolu ’e s’ammentu"
Ventiquattro ottobre, ore venti .Teatro Eliseo gremito. Si preannuncia una serata speciale. Sarà ricordato l’artista Tonino Puddu , il cui addio terreno risale a un anno addietro.
"Su bolu ’e s’ammentu" , si legge nei cartelloni che "vestono" Nuoro dal centro alla periferia. E ancora, nel sottotitolo : "Nois custa notte a tibe amus pessau, amus pessau a ti fachere unu donu…", parafrasando un bel verso della poesia-canzone di Tonino dal titolo "Pro chi ti siat sa bida unu beranu".
Quel "nois" sono, innanzi tutto, i suoi familiari .
Quel "nois" sono, poi, i suoi ragazzi , i componenti il Coro Su Nugoresu che nel retro-copertina del CD - appena pubblicato e che fra breve verrà presentato al pubblico – così hanno scritto :
"A Te, grande maestro, perché la tua musica possa viaggiare ancora e, superando il tempo e le distanze, riscaldi il cuore di chi ti ha conosciuto e di chi verrà. Che le nostre voci continuino ad essere la tua voce. Con eterna riconoscenza".
Ma quel "nois" sono anche i tanti suoi amici fraterni e i numerosi ammiratori del suo canto e della sua musica.
La serata è presentata, con l’eleganza di sempre, da Ottavio Nieddu .
Il buio della sala viene rotto dal canto "Cantones de pache e d’amore" : versi scritti da mio padre , musicati da Tonino e cantati dal suo Coro. L’emozione è grande…
Mi tornano in mente le parole che dissi il 21 giugno citando Tonino , in occasione della festa europea della musica, dedicata , quest’anno, a mio padre :
"Se faccio riferimento a Tonino Puddu non è per caso. Sono certa che anche lui , adesso, c’è… e ci sarà sempre , ogni qualvolta si parlerà di poesia e di musica. La sua ultima canzone, "Toccheddos de coro" – che lui ha voluto lasciare come suo testamento spirituale - che armonizzò ma non potè cantare, è , in assoluto, una delle poesie più belle scritte da mio padre . E come Alessandro Catte ed il suo gruppo sono stati capaci di trasformare in sinfonia la sua "Ispadas de sole" , così Tonino e il suo gruppo hanno reso ancora più toccanti e significativi questi versi già bellissimi. E adesso mi piace immaginare mio padre che sceglie di fissare un appuntamento con Tonino Puddu in un punto preciso dell’altra dimensione , per ri-discutere di musica , di poesie da armonizzare e, all’occorrenza, da creare…"
Il messaggio deve essere giunto in quel pezzo d’azzurro nel quale, oggi, mio padre e Tonino si trovano. E deve essere arrivato per vie traverse – che sono, poi, quelle del cuore – anche ai ragazzi di Tonino che non a caso hanno scelto di iniziare e concludere l’incontro con i versi di mio padre. Che bella complicità!
La voce di Maria Giovanna Ganga racconta versi stupendi…Versi che fanno da cornice alla varie foto-ricordo : ecco Tonino bambino col fratello Salvatore, con i genitori, con la sorella… E poi gli amici del suo primo gruppo musicale e, via via, tutti gli altri e coloro che oggi sono qui per rendergli l’onore che merita.
Viene riproposto un video col Duo Puggioni , trasmesso anni addietro da "Sardegna canta" . L’emozione è grande e il canto arriva al pubblico con la forza di una carezza che diventa abbraccio intenso quando il Duo Puggioni, sul palco, racconta la tenera e forte intesa con Tonino artista e con Tonino uomo…sempre fiducioso e riconoscente -nonostante la malattia che l’aveva privato della sua bellissima voce -, verso quel Dio i cui disegni hanno sempre un senso, sconosciuto, a volte, agli uomini… perché impregnato di mistero divino.
E poi… la danza e i colori dei vari gruppi folk : da quelli del Gruppo Città di Tempio per giungere a quelli del Gruppo di Desulo e infine a quelli del Gruppo Su Nugoresu, il tutto alternato dai canti del Coro Su Nugoresu e del Coro Montanaru, oggi diretti dal bravo Simone Dionigi Pala.
Lo scambio dei doni è d’obbligo, in serate come queste . E a farlo col giusto coinvolgimento emotivo è la bella nipote di Tonino , che fa parte del Gruppo Folk Su Nugoresu.
L’incontro si conclude con "Nanneddu meu" cantata dai Cori e da tutto un pubblico che, in piedi, applaude riconoscente e commosso, mentre sullo sfondo del palco un bellissimo primo piano di Tonino regala a tutti un sorriso…
(Rosalba Satta)
"Toccheddos de coro"
Testo : Franceschino Satta
Arrangiamento : Maestro Tonino Puddu
Interpretata dal Coro Su Nugoresu
Immagini della serata
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