Il CD “Luna cara” del Coro Prama ’e seda
Mi è arrivato per posta nel mese di settembre del 2008. Un dono prezioso : il cd “Luna cara” del “Coro Prama ’e seda” .
Il Presidente, Carmelo Mele, essendovi, tra gli undici brani - dal Coro magistralmente cantati -, una poesia di mio padre – ha voluto farmi arrivare un abbraccio musicale.
Ed un abbraccio è stato… Lungo, intenso, e ancora più gradito perché inaspettato.
Per assaporare i vari canti ho atteso che arrivasse il momento “giusto”.
Volevo che la mia mente fosse libera “da-e su dolore accumuldadu in sos cuzos de pena” , così come si legge nella loro toccante “In bidda mia”… che apre il cd e che pare messa lì apposta per bussare alla porta di quel “ cielo limpido, dove le stelle brillano come in un ordito ricamo” ( “Est lughidu su chelu! E son tramande sas istellas ordidos in s’aera…”) .
Oggi – a distanza di mesi - il momento è arrivato e, mentre scrivo, continuo ad ascoltare la poesia della loro musica. La sensazione che si prova è quasi magica, nel senso che ci si scopre leggeri e, contemporaneamente, carichi di…bello!
Generalmente , nelle varie canzoni contenute in un cd, ve ne sono alcune che toccano con meno intensità le corde del cuore. Non è questo il caso… Ogni canto, trova nel cd la sua giusta collocazione e pare che se mancasse un solo verso dai vari canti l’armonia risulterebbe monca.
Il Direttore Giampaolo Selloni così presenta il cd:
“Le tracce contenute in questo CD rappresentano il frutto di circa due anni di lavoro che il Coro Prma ’e seda ha affrontato con passione e sincero impegno. Sono la fotografia che mostra quello che è oggi il Coro e testimonia il cammino fatto. Si possono scorgere le diverse anime presenti nel coro : quello per l’amore verso i balli tradizionali e la festa, quella sacra, quella del confronto e dell’incontro e quella del sogno. La gioia e l’amore verso la musica nutrono questi canti che si fanno messaggeri di semplici ma sinceri valori culturali radicati nel desiderio di ricerca e scoperta, in quello della convivenza, della solidarietà e dell’attaccamento al lavoro, valori alimentati dal senso del rispetto e dell’amicizia.”
E’ proprio così! E la vostra gioia e il vostro amore verso la musica han fatto sì che nascesse qualcosa di speciale e prezioso.
Bravi ragazzi! Bravi tutti! E ancora grazie. Mi piace pensare – perché probabilmente è così -, che anche mio padre abbia ascoltato , insieme a me, la sua “Cara luna istimada”. E che , come me, abbia molto gradito e molto apprezzato .
Vi auguro la fortuna che meritate perché - come scrissi tempo addietro parlando di un altro grande della musica sarda - la musica, in vostra compagnia, è felice.
(Rosalba Satta)