Libri in vetrina

"Vorrei volare sulla neve" di Lucia Tumiati

"Vorrei volare sulla neve" di Lucia Tumiati

 

Il regalo è arrivato la vigilia di Pasqua. E’ un libro di Lucia Tumiati : " Vorrei volare sulla neve".

Ho sempre amato moltissimo i libri di Lucia.

E’ anche grazie alle sue storie che ho potuto affrontare, con uno strumento in più, argomenti diversi con i miei figli e con miei alunni .

Le sue storie, i suoi racconti mi hanno spianato la via non solo perché già dal titolo erano - e sono - un immediato, naturale e piacevole invito alla lettura, ma anche perché lo stile narrativo e le trame erano e sono talmente accattivanti da risultare quasi impossibile sentirsi solo…lettori. Il coinvolgimento, riga dopo riga, diventa totale. Si diventa inevitabilmente protagonisti. Si finisce , infatti, per scivolare dolcemente dentro le pagine del libro… e si scopre di star bene.

I personaggi che gli alunni hanno maggiormente amato - illustrato, rappresentato e drammatizzato in vari modi - sono stati vari nell’arco degli anni : l’amico invisibile, Fidel, il bruco capellone, Isabella…

Ma due personaggi, in particolare, hanno riscosso un particolare successo : la piccola Huè ( la sua storia di bimba adottata, profuga dal Vietnam , sarà capace di far lievitare ed emergere quel bisogno di solidarietà e fratellanza insito in tutti i bambini del mondo), e il dispettoso cuculo Spinetta ( la storia, intitolata "Tatà", fa parte del libro "Fiabe di libertà"), le cui vicissitudini portano ad affrontare con la giusta delicatezza, ma sempre con un sorriso, il problema dell’abbandono e dell’adozione.

Anche il libro appena pubblicato dalla Giunti, "Vorrei volare sulla neve" è la storia di un’adozione. O meglio, di una doppia adozione.

Il tema è molto caro alla scrittrice . Non a caso. Sa bene , avendo osservato col giusto atteggiamento empatico il mondo bambino, quali ferite difficilmente rimarginabili possano verificarsi nell’animo di chi – bambino o adulto - scopre di non essere il figlio "vero". E allora, con le sue storie, invita i bambini, tutti, a porsi la domanda. A discuterne. A prevenire i terremoti dell’anima.

Il protagonista di "Vorrei volare sulla neve" è Sergio, un bimbo che ha un dialogo continuo con una nonna che non c’è . E poco conta che lui ignori, inizialmente, il fatto d’essere stato adottato . La ricerca della nonna è voglia di un sentimento in più che comprende , forse, un naturale ritorno alle radici che consente al passo un equilibrio maggiore , ma che è, innanzi tutto, desiderio di approdo nel porto dell’amore rassicurante, caldo, incondizionato. Quello dei nonni.

"Nonna, vorrei tanto restare seduto accanto a te, e che tu mi mettessi una mano sulla spalla. Vorrei sentirti raccontare la tua vita…". "Vorrei infilare anch’io la mia mano in una di quelle mani di nonna". I pensieri-desideri del piccolo Sergio sono tanto grandi e forti da porre in serio imbarazzo quella fetta di mondo che, oggi, considera gli anziani improduttivi e, perciò, inutili. Sergio ha voglia di nonna. Ha voglia di un amore complice. Di un amore senza confini : l’unico in grado, forse, di ridisegnare il mondo perché capace di dare quel colpo d’ala necessario al volo . Per poi planare verso orizzonti di pace.

Rosalba Satta Ceriale