Ma la poesia non muore

 

Mi rifugio nel tuo ventre terra amata.

Il tempo è scuro

e gli egoismi dei falsi sacerdoti del potere

imbrattano il tuo cielo

di marciume e di fiele.

Mi adagio nel tuo ventre terra offesa

…col gelo dentro il cuore .

Ma la poesia non muore con la guerra.

Suo è il tuo pianto.

Sua , la tua desolazione.

Senza bavaglio l’anima

cammina e sosta

e scopre

tra le macerie in fiamme

le pustole del male:

la forza del più forte

il diritto negato

il mattino trafitto

da lucciole di fosforo e di uranio.

L’informazione armata

arma le menti e i cuori.

Ma la poesia non muore con l’inganno.

Con lo sguardo

più terso di un mattino che viene

vede oltre i limiti indicati dal potere

scorge il palpito vitale della pace

e restituisce al mondo la voglia di futuro.

 

Rosalba Satta