LA SCUOLA APRE AL SOCIALE
di
ROSALBA SATTA CERIALE
Ha preso il via, a Budoni, con l’intervento del primo relatore , il dottor Pietro Cancellu, uno dei due progetti finanziati dall’Unione Europea "La scuola si apre al sociale". Questo primo incontro , rivolto a tutti i genitori del Comune – e che sarà seguito da altre tre riunioni preliminari – verteva, in particolare , sul rapporto scola-famiglia nel sistema scolastico .
"Questo corso di formazione. ha precisato, fra l’altro, il dottor Cancellu rivolgendosi ai genitori presenti – si pone l’obiettivo di realizzare concretamente una scuola moderna, adeguata alle attuali e molteplici esigenze dei vostri figli. Questo obiettivo di qualità deve rappresentare per ogni cittadino una esigenza primaria, una preoccupazione costante ; ed è un obiettivo realizzabile se i comportamenti dei singoli e dei gruppi, delle famiglie e delle Istituzioni saranno corretti ed adeguati, costantemente osservati dentro e fuori delle sedi istituzionali, all’interno ed all’esterno della scuola e della famiglia, senza mai dimenticare che proprio dagli atteggiamenti dei genitori, degli insegnanti , degli amministratori , degli adulti in genere , i ragazzi che crescono traggono degli elementi fondamentali per fare le loro scelte e per definire e porre in essere i loro comportamenti".
"La partecipazione dei genitori per una scuola di qualità – ha continuato il dottor Cancellu – è da considerarsi essenziale in quanto, nel contesto in cui viviamo, caratterizzato da una notevole quantità e verietà di messaggi provenienti da tutto il mondo , risulta alquanto difficile controllare preliminarmente la bontà e validità dei messaggi che vengono lanciati, e pertanto quasi impossibile evitare che si determinino situazioni di grave rischio educativo". Il dottor Cancellu ha perciò parlato dell’assoluta necessità che scuola e famiglia collaborino attivamente nella individuazione e realizzazione di obiettivi e strategie comuni , in grado di far crescere nel ragazzo una forte personalità che lo renda capace di fare scelte libere e responsabili nell’interesse proprio e della comunità.
H a poi evidenziato i danni che potrebbero derivare da un rapporto di conflittualità tra le maggiori agenzie educative, ed ha perciò invitato gli insegnanti, i genitori e gli amministratori a una riflessione attenta sul problema della dispersione scolastica , che rappresenta uno dei nodi centrali del sistema scolastico sardo "come osserva il Censis, in una recente rilevazione-studio per conto della Regione Autonoma della Sardegna, dalla quale emerge che il dato relativo al mancato conseguimento del titolo finale di studio nella scuola dell’obbligo, in ambito regionale , è pari all’8,4 per l’anno 1990 : indicatore , questo , anche della difficoltà di rapporti esistenti tra utenti ed istituzione scolastica". Il dottor Cancellu ha sottolineato più volte come e quanto si possa fare per prevenire, cioè per "giungere prima" che si verifichino e si sviluppino atteggiamenti di disamore, di disagio , o peggio , di devianza.
L’andare insieme per crescere insieme, il superare insieme le difficoltà per contribuire a costruire un futuro a misura d’uomo, è dunque l’unica possibilità per arginare il potere sempre crescente dei mezzi di comunicazione di massa e per canalizzare in una direzione di positività il quotidiano dei figli-alunni.
Saremo all’altezza?- Ci domandiamo noi genitori. insegnanti e amministratori disponibili all’incontro.Saremo capaci di porre da parte e/o di superare in modo costruttivo momenti di frizione o di stallo?
Imparare a convivere e operare per il raggiungimento dello stesso obiettivo in una situazione di martellante chiasso proveniente dal villaggio globale, non è, né sarà facile. . Occorrerà, innanzi tutto , imparare ad assumere il necessario atteggiamento empatico nei confronti nei confronti dell’altro –sia esso adulto o bambino -. Si dovrà imparare a guardare oltre l’immediato – che può apparire momentaneamente tranquillo – per leggere e decodificare "brezze o uragani" in arrivo. Sapremo sfruttare, nella maniera più positiva e costruttiva possibile, l’opportunità in più che il progetto attuale ci offre di essere e/o diventare costruttori di idee, di rapporti, di scambi, di coscienze?
Avremo , in conclusione , la costanza della formica , la creatività della cicala , lo sguardo acuto dell’aquila? E’ quanto si augurano tutti coloro che credono nelle forza straordinaria dell’ esempio e che si impegnano quotidianamente per estirpare, nel cammino della vita, la gramigna della maldicenza e dei luoghi comuni.