INTERVISTA A GIULIANO
MARONGIU
“SEMUS CHELOS” IL NUOVO DISCO A “SARDEGNA NEL
CUORE”
di
Rosalba Satta
GIULIANO MARONGIU è stato ospite del programma radiofonico “SARDEGNA
NEL CUORE” condotto da TERESA FANTASIA e trasmesso in diretta attraverso
Internet Domenica 13 Settembre 2009.
Grazie all’ incontro con il popolare cantante – presentatore, la trasmissione
radiofonica, che si rinnova da oltre un decennio, è stata interessantissima e
più snella e piacevole del solito.
Era prevedibile: Giuliano Marongiu, per carattere e per esperienza, è capace di
creare una sinergia tale da chiamare a raccolta anche gli sguardi più distratti
. Non a caso la sua vita è stato un continuo andare e ritornare tra e con la
gente della Sardegna intera.
E non solo.
Dopo una breve presentazione dell’artista da parte di Teresa, Giuliano Marongiu
ha fatto riferimento, nel rispondere a una domanda sul suo esordio, “a quel
fuoco che era l’esigenza di un protagonismo sano; la voglia di manifestarsi con
la musica, con lo spettacolo, con una forma d’arte che si ha dentro da sempre e
che trova l’urgenza di venire fuori, di essere manifestata e rappresentata .
Un’esigenza di comunicazione vera”.
La comunicazione è un insieme di contenuto e relazioni: questo Giuliano Marongiu
l’ha capito da tempo. Per questo è capace di arrivare, di incidere, di dare uno
scossone a emozioni diverse per poi lubrificarle e rinvigorirle.
L’intervista diventa l’occasione per presentare il suo ultimo lavoro: il CD
“SEMUS CHELOS” che, fra le altre canzoni, comprende la bellissima “A manu tenta”
( scritta da Peppino Bande e Nicola Loi) che fa dire all’artista ovoddese:
“Anche in un ballo può manifestarsi la forza di una comunità”.
Per realizzare questo lavoro discografico Giuliano Marongiu si è affidato ad un
gruppo di giovani armati di talento: “Perché sono convinto che credere nei
giovani non sia un rischio ma un’opportunità: investire su di loro significa
guadagnare in entusiasmo e innovazione”.
E’ bellissima anche la canzone che dà il titolo al CD, scritta da Michele Pio
Ledda su musiche di Alessandro Catte : “Semus chelos” nella quale parole e note
si incontrano e coinvolgono fino allo stupore. “E’ una poesia d’amore intensa -
commenta Giuliano Marongiu - all’amata vengono dedicate tutte le bellezze
inesplorate dell’esistenza, come i mari non navigati e le parole non ancora
dette, in un gioco sensuale del bello assoluto”. Non è un caso se nell’ascoltare
la canzone emerge tra e con le note un non-so-che di trascendente e ci si sente
investiti e protetti dalla bellezza di una dimensione poetica e musicale
particolare che si avverte . Tutta.
Giuliano Marongiu , nella lunga e interessante intervista , fa riferimento al
lavoro, straordinario per noi e per tutti i Sardi sparsi nel mondo, che Teresa
Fantasia porta avanti da quasi dodici anni con l’entusiasmo del primo giorno:
“Ti siamo grati per quello che fai e per come lo fai. Abbiamo la netta
percezione di un amore fortissimo che è stato seminato lì, in quello spazio
così lontano dalla nostra isola ma che, grazie alla tua trasmissione, è così
vicino e presente. Quella che ci divide è solo una distanza chilometrica: ciò
che ci unisce è un profondo sentimento d’amore per la nostra isola. E’ un
sentimento capace di annullare distanze e creare, come in questo caso, alleanze
culturali e musicali straordinarie”.
Giuliano Marongiu promette a Teresa Fantasia collaborazioni future tra
“Sardegna nel cuore” e “Sardegna 1” attraverso un incontro culturale e musicale
tale da consentire il volo verso nuovi orizzonti e la possibilità “di
riallacciare la memoria del racconto e del ricordo”.
Roberto Tangianu ha regalato al suo migliore amico “Meridiana”, nel quale le
launeddas si aprono a nuove possibilità espressive in un momento musicale di
grande suggestione.
L’allegria del brano “Brinca”, di Nicola Cancedda , coinvolge nell’immediato e
stimola il sorriso e la voglia di stordirsi con la danza nel ritrovare, tra la
gente, la ragazza che temeva perduta.
Le onde dall’Argentina trasmettono anche l’intensa “Portami via” è un dei due
brani in lingua italiana contenuti nel CD, scritta da Luis Fregapane , autore
non sardo ma che da tempo ha scelto di vivere nella nostra terra perché
“vittima” del suo incanto. La canzone è un inno alla vita e, insieme, una
denuncia. Infatti nei versi “l’acqua è di tutti solo se puoi comprarla” emerge
la differenza abissale tra diritto e privilegio, tra diversità e diseguaglianza.
Il sax di Piero Concu ingentilisce un testo ricco di asprezze e dolcezza.
“L’arrangiamento di quasi tutti i pezzi - precisa l’artista – ha la mano felice
di Andrea Cossu, un ragazzo che al talento naturale unisce passione ed
entusiasmo”.
Il disco è composto da 15 tracce e due video (“su ballu tundu” registrato a
“Sas Mendulas” con oltre 200 figuranti in costume sardo provenienti da tutta la
Sardegna e “Augurios de coro”, l’inno del Natale scritto da Soleandro e cantato
dalle più belle voci dell’isola: dai Bertas a Maria Giovanna Cherchi, da
Francesco Demuru a Carla Denule).
Nel brano “Cando” Giuliano duetta con Maria Luisa Congiu, che ha firmato anche
il brano “Che anghela” su musiche di Paolo Zizi. E’ un omaggio delicato e
tenerissimo al ricordo di una madre “fresca come l’acqua di montagna al primo
mattino” e “forte come i battiti del cuore”.
La trasmissione si conclude così : con questa canzone fatta di versi d’amore non
scontati che ognuno di noi può facilmente sentire “suoi”.