AD AMBROGIO FOGAR
(E’ nella nostra capacità di stupirci
che scopriamo d’essere degli esploratori
che non hanno ancora visto l’altra parte dell’anima.)
Avrai sempre
negli occhi malinconici e nitidi
il profumo del mare.
Berrai l’azzurro delle onde
rovistando fondali di corallo.
Ora che il passo è fermo
guardi più in là
…e racconti i confini del cielo.
Oggi, novello Icaro, tu voli
frantumando i recinti del visibile.
Oggi
assapori e aspiri
giochi di luna e canti di gabbiani…