Lettera aperta al direttore de "La Nuova Sardegna"
Le lacune imperdonabili de "La grande Enciclopedia della Sardegna"
Gentilissimo Direttore,
ho letto , oggi 14 dicembre, ne "La nuova Sardegna" , l’articolo di Manlio Brigaglia dal titolo : "Casa Savoia e la storia dell’isola. Il decimo volume dei molti saperi".
Si fa ovviamente riferimento a "La grande enciclopedia della Sardegna". Volumi che sono stati distribuiti e che potevano -. e possono - essere acquistati con il suo-nostro quotidiano".
Ho tentato, più volte, di mettermi in contatto telefonicamente col professor Manlio Brigaglia , considerato il fatto che si è occupato del "progetto e della consulenza editoriale dell’enciclopedia". Senza risultato. Decido , perciò , di scrivere poche righe – che spero trovino spazio nel Suo giornale –per esprimere il mio disappunto per la mancanza di alcuni nomi . Nomi talmente importanti nella storia culturale e sociale della nostra terra che è difficile, se non impossibile, giustificare con una fisilogica e, perciò, inevitabile…dimenticanza , considerato il fatto che le persone che hanno collaborato nella realizzazione dell’opera sono ben 76, se si escludono Salvatore Tola - che si è occupato del coordinamento redazionale – e Francesco Floris che ha curato l’opera. Non solo. Oggi, la possibilità di utilizzare Internet, per saperne di più, agevola non poco determinati lavori e rende ancora più incomprensibili le lacune presenti nell’Enciclopedia.
I nomi che mancano? Non posso indicarli tutti per motivi di spazio. Ne cito solo cinque : Franceschino Satta, Luigi Farina, Antonio Ruju, Giacomo Murrighili, Antonio Strinna. Il Poeta ( e non a caso utilizzo l’iniziale maiuscola)Franceschino Satta era mio padre. Dovrei scrivere "è mio padre" perché i Poeti non muoiono mai. Chi sia stato – e chi sia – lo sa l’intera Sardegna e non solo. Ma rinfrescare la memoria è , forse, doveroso.
"Per aver onorato Nuoro con il suo esempio di Civis Probo e operoso, contribuendo con il suo quotidiano , instancabile lavoro alla crescita civile, culturale e sociale della città" mio padre è stato nominato, il 12 agosto del 1991, in occasione dei festeggiamenti del Redentore , dall’allora sindaco Simonetta Murru, "cittadino illustre". Non solo. Solo tre mesi dopo il suo volo terreno – cosa rarissima!- una via di Nuoro porta il suo nome. Ha scritto tre volumi di poesie ( e se la morte non avesse posto fine alla sua vita avrebbe pubblicato un libro di racconti, sempre in lingua sarda) . Poesie che vengono normalmente insegnate nelle scuole e che spesso vengono cantate da quasi tutti i Cori presenti nell’isola . Ha vinto – partecipando a vari concorsi poetici – tutto ciò che si poteva vincere, compreso il "Premio di Ozieri".
Questo, in sintesi. Il suo nome nella Grande (?) Encicolpedia manca. Però è presente il nome della velina…Melissa Satta! Che dire…se non che il fatto si commenta da sé?
Chi siano poi Antonio Ruiu ( poeta e pittore straordinario!), Luigi Farina ( autore di ben quattro vocabolari "sardu-nugoresu-Italianu" –; a lui ed a mio padre si rivolse lo studioso Wagner per ottenere informazioni utili alla realizzazione del vocabolario che lo stesso Wagner scrisse), Giacomo Murrighile ( il più grande studioso della lingua gallurese e fine autore di libri di poesia e racconti), Antonio Strinna ( poeta e scrittore di rilievo), lo sa perfino il lettore più distratto.
Mancano i loro nomi…ma è presente – ripeto - il nome della velina Melissa Satta .
Come ho avuto occasione di dire giorni addietro , nel commentare il fatto, la mancanza di questi nomi nella Encicolpedia non TOGLIE NULLA a mio padre e agli altri artisti. Nulla. Mio padre e Tonino Ruiu, la loro immortalità sono stati capaci di costruirla da vivi . E’ l’opera a perdere parecchio . A risultare tristemente monca.
Cordialmente.
Rosalba Satta