A TUTTI GLI AMICI DEL MIO “SPACE”
PER CHI ANCORA NON LO SAPESSE, SONO CANDIDATO NEL LISTINO DI RENATO SORU “LA
SARDEGNA CHE CAMBIA” E NE SONO ONORATO
HO RITENUTO PRENDERE POSIZIONE E SCHIERARMI IN PRIMO LUOGO PERCHE’ CONSIDERO UN
DOVERE MORALE E CIVILE DICHIARARE APERTAMENTE LE PROPRIE IDEE, LE PROPRIE
CONVINZIONI, COME DEL RESTO HO SEMPRE FATTO IN PIENEZZA DI CUORE E CERVELLO
ATTRAVERSO LE CANZONI.
NON NEGO CHE UNA ACCELERAZIONE A QUESTA MIA ATTIVA PARTECIPAZIONE ALLA
COMPETIZIONE ELETTORALE IN CORSO L’HA DATA LA FINE MISERANDA CHE ALCUNI PICCOLI
FACCENDIERI DELLA POLITICA HANNO FATTO FARE AL FU-GLORIOSO ”PARTITO SARDO
D’AZIONE” (IN VERITA’ I SEGNI DELLA DECADENZA POLITICA E MORALE DELLA
DIRIGENZA DI QUESTO PARTITO LI AVEVO GIA’ DENUNCIATI DA TEMPO. VEDASI “ISTRALES”
DEL 1995.)
VI CONFESSO CHE HO AVVERTITO UN SORTA DI MOTO DI RIBELLIONE INTERIORE, COME UN
IMPETO IMPROVVISO A FARE QUALCOSA, FRUTTO DI UNA RABBIA DA TROPPO TEMPO SOPITA.
VEDERE IL PARTITO DI LUSSU, DI BELLIENI, DI MOSSA, DI TITINO E MARIO MELIS, IL
PARTITO DEI COMBATTENTI SARDI DEL 1921 ASSERVITO ORMAI COMPLETAMENTE AL “VERBO
BERLUSCONIANO” PRONO AL SUO VOLERE, E DISINVOLTAMENTE SINTONIZZATO SUL FRONTE DI
DESTRA, IN TOTALE DISPREGIO DELLE SUE ORIGINI, DELLA SUA STORIA E DELLA SUA
STESSA IDENTITA' MI HA CONVINTO A PARTECIPARE ALLA BATTAGLIA E FARE IL POSSIBILE
E L’IMPOSSIBILE PERCHE’ LE SORTI DI QUESTA TERRA NON VENGANO AFFIDATE AD UN
MAGGIORDOMO, MA AD UN UOMO.
AD UNA PERSONA CAPACE DI RAPPRESENTARCI DEGNAMENTE, CHE PRIVILEGI IL BENE COMUNE
RISPETTO A QUELLO DEI SINGOLI. CHE CI RENDA ORGOGLIOSI DI APPARTENERE A QUESTO
POPOLO. CHE NON FACCIA SCONTI A NESSUNO, TANTOMENO AL GOVERNO ITALIANO,
RIVENDICANDO I NOSTRI DIRITTI COME HA GIA’ FATTO IN PIU’ OCCASIONI. CHE SAPPIA
PROSPETTARE UN FUTURO POSSIBILE PER LE NUOVE GENERAZIONI, CHE SIA OCULATO NELLA
GESTIONE DELLE RISORSE, CHE SAPPIA RINNOVARE LA NOSTRA CLASSE POLITICA, CHE
CONSIDERI LA NOSTRA CULTURA UNA RISORSA PRIMARIA, CHE ABBIA LA FORZA, LA TENACIA
E LA TESTARDAGINE NECESSARIA PER RESISTERE ALLE LUSINGHE, AI SORRISI E ALLE
PACCHE SULLE SPALLE DEL POTERE CENTRALE.
INSOMMA CHE SIA UN SARDO VERO.
TUTTE QUESTE CARATTERISTICHE LE TROVO RIASSUNTE OGGI IN UN'UNICA PERSONA:
RENATO SORU.
SE OGNUNO DI NOI LO AIUTA , SONO SICURO CHE VINCERA’.
NON E’ CERTO FACILE, MA SE OGNUNO DI NOI DA' IL SUO CONTRIBUTO POSSIAMO
RAPPRESENTARE TUTTI INSIEME UNA GRANDE FORZA DI CAMBIAMENTO. I TEMPI SONO MATURI
PER INVERTIRE LA ROTTA E COMINCIARE A CREDERE CONCRETAMENTE IN UNA “SARDEGNA CHE
CAMBIA”.
E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI AGIRE. NON E’ PIU’ TEMPO DI STARE IMMOBILI AD
OSSERVARE QUELLO CHE ACCADE. DOBBIAMO PARLARE CON TUTTI. SENZA LASCIARE NIENTE
DI INTENTATO.
I TEMPI CHE STANNO ARRIVANDO NON SARANNO SEMPLICI DA AFFRONTARE ANCHE SE
VOGLIONO CONVINCERCI DEL CONTRARIO. ANCORA NON CI SIAMO RESI CONTO DELLA CRISI
GLOBALE CHE E’ IN ATTO.
DOBBIAMO ESSERE PRONTI A PARARE IL COLPO E PER FARLO ABBIAMO BISOGNO DI PERSONE
CAPACI CHE PENSINO E AGISCANO CON LA LORO TESTA E NON CON QUELLA ALTRUI.
PERSONE DI CUI POTERSI FIDARE. PERSONE NON SOTTOMESSE E NON COMPROMESSE CHE
AGISCANO PRIMA DI TUTTO NELL’INTERESSE DI TUTTI I SARDI.
CHE NON VADANO A ROMA CON IL CAPPELLO IN MANO, MA SAPPIANO FAR VALERE I NOSTRI
DIRITTI (LAVORO IN PRIMIS) E NON CONFIDINO NELLE SOLITE IPOTETICHE, OFFENSIVE E
BENEVOLE ELARGIZIONI.
AL FASULLO CAVALIERE DELLA LIBERTA’, DI CUI SOPRA, IO PREFERISCO QUELLO BEN PIU’NOBILE
DEI “ROSSO MORI”’CON ESPLICITO RIFERIMENTO ALL’OMONIMO LIBRO DI
GIUSEPPE FIORI SUL GRANDE EMILIO LUSSU.
ROSSO MORI E’ IL NOME SCELTO PER LA LISTA CIVICA CHE SOSTIENE SORU,
CREATA INSIEME AI “SARDI E SARDISTI NON IN VENDITA” OVVERO A TUTTI COLORO CHE
COME ME HANNO A CUORE LE SORTI DI QUESTA TERRA E NON INTENDONO ASSERVIRSI
ALL’IMBONITORE DI TURNO.
I ROSSO MORI SONO PRESENTI IN QUASI TUTTI I COLLEGI DELLA SARDEGNA
NELLA LISTA TROVERETE TUTTE PERSONE CHE FANNO DELLA COERENZA , DELLA ONESTA’
INTELLETTUALE, DELLA DIGNITA’ E DEL ”SENTIMENTO DI APPARTENENZA” UNA COMPONENTE
PRIMARIA ED ESSENZIALE DEL PROPRIO VIVERE QUOTIDIANO. PERSONE COMUNI, COME NOI,
CHE NON SI TIRANO INDIETRO QUANDO E’ NECESSARIO.
GRAZIE
A NOS BIDERE SEMPER SARDOS
PIERO MARRAS
COSA HA FATTO
SORU IN QUESTI 5 ANNI
QUELLO CHE E’ IMPORTANTE SAPEREE CHE NON LEGGERETE MAI IN NESSUN
QUOTIDIANO SARDO
Il debito totale del bilancio regionale è stato ridotto, in 4 anni, di oltre
2400 milioni di euro. Nel 2004, la Regione Sardegna, enormemente indebitata,
impiegava il 98% delle risorse del proprio bilancio per le spese correnti,
mentre ora, eliminando gli sprechi, questa percentuale è scesa al 65%: ciò
consente di investire il restante 35% nelle politiche sociali, sanitarie,
dell'istruzione ecc.
Durante l'amministrazione Soru le auto blu della Regione sono passate da 750 a
50. L'amministrazione Soru ha eliminato circa 1000 posti di sottogoverno negli
enti pubblici, tra cui, ad esempio, le Comunità Montane: non a caso, Soru è uno
dei pochi uomini politici elogiati dal libro "La Casta".
Il 28 aprile 2006, per la prima volta nella storia, la Giunta ha adottato una
delibera in lingua sarda.
Grazie alla vittoriosa vertenza entrate condotta dalla Giunta Soru, l'ammontare
delle entrate regionali è cresciuto, nel periodo 2007-2009, di 1458 milioni di
euro. Si trattava di denaro di spettanza della Sardegna ma che lo Stato
tratteneva, inspiegabilmente, a Roma; Soru è riuscito dove nessuno era mai
riuscito prima e ora la Sardegna ha queste somme.
Per evitare conflitti di interessi, Soru ha ceduto le proprie azioni Tiscali e
Unità al prof. Racugno, illustre studioso e persona di specchiata moralità e
indipendenza, che le gestirà senza che Soru possa intervenire in alcun modo. La
Sardegna è la prima Regione italiana ad aver disciplinato questa materia.
La connessione veloce a internet serviva, nel 2004, solo il 24% dei comuni sardi
mentre, nel 2009, la Regione Sardegna sarà la prima, in Italia, a servire il
100% dei Comuni.
La Regione, per la prima volta, ha destinato un finanziamento di 6 milioni di
euro affinché le categorie più deboli venissero sostenute nel pagamento del
canone d'affitto. La Regione ha finanziato oltre 1000 richieste per l'acquisto
della prima casa.
L'ex Cartiera di Arbatax, con il contributo della Regione, è stata trasformata
in un polo nautico di eccellenza per la costruzione di imbarcazioni, con la
previsione di più di 700 assunzioni.
Grazie alla legge regionale n. 6/2008 il costo dell'acqua per usi irrigui è
diminuito del 65%.
Secondo i dati Istat gli occupati in Sardegna sono passati dai 575.000 del primo
trimestre 2004 ai 633.000 del secondo trimestre 2008.
Ugo Cappellacci, figlio del commercialista di Berlusconi, non è, come vorrebbero
far credere, una novità della politica regionale. E' stato assessore al Bilancio
ai tempi della giunta Masala, anni 2003-2004: ovvero l'amministrazione di
centrodestra che ha portato il bilancio regionale (di cui proprio lui era
responsabile) alla drammatica situazione di indebitamento di cui si è detto. Lo
stesso Masala è stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare 70.000 euro
(La Nuova Sardegna, 16 giugno 2008). Cappellacci è poi diventato assessore al
bilancio del Comune di Cagliari: anche qui, con risultati pessimi che hanno
condotto le casse comunali ad una situazione disastrosa.
Silvio Berlusconi, che a parole si definisce "un nostro concittadino", non ha
nominato alcun ministro né sottosegretario sardo (salvo Giuseppe Cossiga!!). Nei
giorni dell'alluvione di Capoterra non ha ritenuto opportuno e doveroso farci
visita ,come invece fa adesso scandalosamente per la campagna elettorale;non ha
inviato alcun messaggio di cordoglio; nè ha evitato che la sua maggioranza si
opponesse all'aumento, proposto da alcuni parlamentari sardi, dei fondi per gli
sfollati; ha provato a spostare la sede del G8, già prescelta, da La Maddalena a
Napoli; ha fatto eleggere nelle liste bloccate sarde 5 parlamentari non sardi
primo fra tutti Luca Barbareschi, che non ha detto una sola parola per la
situazione del Petrolchimico di Porto Torres!. Non ha ancora concesso i fondi
per la Sassari-Olbia, cercando di dirottarli su opere legate all'EXPO del 2015 o
su infrastrutture del Nord-Est. Il Sindaco di Cagliari, Emilio Floris, ha
bloccato l'Accordo di Programma, sottoscritto con la Regione, con cui si
stanziavano circa 210 milioni di euro per la città capoluogo; denaro col quale,
tra le altre cose, l'amministrazione Soru intendeva ricostruire il quartiere di
S. Elia e creare un campus universitario con 1000 posti letto in Viale La Playa.
Floris ha impedito che ciò avvenisse.
Paolo Maninchedda è uno degli artefici dell'alleanza tra il suo nuovo partito,
il Psd'Az, e il centrodestra. Per fortuna oggi esistono i ROSSO MORI, ovvero
tutti i sardisti che non rinnegano le loro origini e non si vendono al
maggiordomo di Berlusconi . Lo stesso Maninchedda,per chi se lo fosse
dimenticato, nel 2004 si candidò nello schieramento di Soru, nelle cui file
venne eletto.
L'Unione Sarda e Videolina, in 5 anni, non hanno mai concesso un'intervista a
Renato Soru: il Presidente della Regione, intervistato da tutti i più importanti
giornali e televisioni del nostro Paese, non ha avuto spazio sulla principale
emittente locale regionale né sul più importante quotidiano sardo. La ragione è
semplice: l'editore di Unione Sarda e Videolina, Sergio Zuncheddu, molto vicino
a Berlusconi, si è visto bloccare sontuosi progetti immobiliari sul suolo sardo
a causa della legge salvacoste.
CONFRONTO FRA LE POLITICHE DI SORU E QUELLE DEL CENTRODESTRA
SANITA'
SORU
Il ticket, quando è dovuto, è il più basso di tutta l’Italia. Il sistema
sanitario pubblico sardo, che nel 2004 soffriva di ingenti debiti, è stato
risanato; ora la Sardegna è una delle poche regioni italiane con i conti in
equilibrio. Ciò ha permesso enormi investimenti, raddoppiati rispetto agli anni
del centrodestra; dopo 20 anni in cui si parlava continuamente di chiusure, sono
in costruzione o progettazione 5 nuovi ospedali; i piani personalizzati per
persone disabili sono passati da circa 5 mila nel 2004 a quasi 20mila nel 2008.
BERLUSCONI
Sanità ? Il centrodestra non ha una medesima idea della sanità pubblica. Silvio
Berlusconi, che ispira la politica dei suoi colleghi - yesmen di partito- sardi,
ha proposto, anziché di rendere virtuosa la spesa, di privatizzare gli ospedali
pubblici in difficoltà (La Stampa.it, 29 settembre 2008). Questa è un'idea che
va contro i principi sanciti dalla Costituzione, la quale afferma che "La
Repubblica garantisce cure gratuite agli indigenti" (art. 32). Smobilitare la
sanità pubblica significa ledere questo principio a favore dei profitti delle
cliniche private.
ISTRUZIONE
SORU
Istruzione - La Giunta-Soru ha attuato un piano di sostegno agli studenti di
proporzioni mai viste nella storia dell'autonomia sarda. 500 euro al mese per
gli universitari meritevoli, oltre all'aumento del numero delle borse di studio
per non abbienti; progetto Master and Back per consentire ai giovani laureati di
fare esperienze di formazione all'estero con contributi regionali di migliaia di
euro mensili; assegni -affitto casa per gli studenti fuori sede; stanziamento di
fondi cospicui per la ricerca; progetto Sardinia Speaks English per
l'insegnamento gratuito della lingua inglese a tutti i cittadini.
BERLUSCONI
Istruzione - Con la c.d. "riforma Gelmini", il Governo Berlusconi ha cominciato
ad operare un enorme taglio di risorse alla scuola e all'università pubblica. Il
tutto a vantaggio degli istituti privati, frequentati per lo più da alunni
provenienti da famiglie benestanti.
AMBIENTE
SORU
La Giunta- Soru ha fatto della tutela dell'ambiente il cavallo di battaglia
della propria politica. Sono state bloccate le speculazioni da tempo in atto
sulle coste; queste iniziative hanno portato alla nomina di Soru da parte dell'Onu
ad "ambasciatore delle coste". La percentuale di raccolta differenziata è
passata in questi 5 anni da un misero 5% a un eccellente 40%, quasi dimezzando
la quantità di rifiuti in discarica. L'impegno della Regione nella lotta agli
incendi ha portato la Sardegna al primo posto per rapidità di intervento e
capacità di estinzione degli incendi boschivi.
BERLUSCONI
Berlusconi dà l'impressione di interessarsi delle coste sarde solamente per
quanto riguarda i propri interessi personali. La fortissima opposizione del suo
partito alla legge salva-coste derivava anche dal fatto che la nuova normativa
ha bloccato i progetti riguardanti Costa Turchese e la fascia intorno a Capo
Ceraso, di fronte all'isola di Tavolara, dove la famiglia Berlusconi intendeva
costruire ville e alberghi su 500 ettari e un porto turistico per duemila
imbarcazioni (fonte: Corriere della Sera, 7 settembre 2006). Ben noto è il
vergognoso condono edilizio varato nel 2003 dal Governo Berlusconi, che in
Sardegna ha riguardato 17mila edifici costruiti abusivamente a partire dal 1993
(Fonte: L' Unione Sarda, 14 settembre 2003).
Ugo Cappellacci è stato un fiero sostenitore del referendum, tenutosi il 5
ottobre 2008 e miseramente fallito, per l'abrogazione della legge salvacoste
(costo del referendum 10 milioni di Euro).
TRASPORTI
SORU
Grazie alle politiche della Giunta Soru si sono quadruplicati i passeggeri dei
voli aerei a basso costo, il che ha contribuito a consentire nel 2008, per la
prima volta, che negli aeroporti sardi si superasse il muro dei 6 milioni di
passeggeri; con evidenti benefici per il turismo. Ci sono voli diretti per 53
città e 14 nazioni . È stato varato un programma di investimenti per l'acquisto
di 540 autobus a.r.s.t., azienda sull'orlo del fallimento nel 2004; è stata
inaugurata la metropolitana di superficie a Cagliari e Sassari. Entro 2 anni,
dopo il primo viaggio di prova svoltosi l'anno scorso, sarà possibile spostarsi
in treno da Cagliari a Sassari in sole 2 ore. Sono stati investiti milioni di
euro per la strada 131, per 195 ,per la Sassari-Olbia e per la 554. La giunta
guidata da Renato Soru si è battuta, in questi anni, per abolire la situazione
di monopolio della compagnia di navigazione Tirrenia, che riceve un'enorme
quantità di finanziamenti pubblici.
BERLUSCONI
Il ministro dei Trasporti del Governo Berlusconi, Altero Matteoli, il 7 novembre
2008 faceva sapere che "il Governo avanzerà una richiesta di proroga
dell'attuale convenzione" con la Tirrenia, per poi attuarne la privatizzazione
(La Repubblica, 7 novembre 2008). La convenzione sarebbe, altrimenti, scaduta
nel 2008. La fine della convenzione con la Tirrenia è uno dei punti
dell'incredibile accordo tra il Psd'Az e il PdL, uno dei punti programmatici del
Centro Sinistra.