Cara Rosalba,

ora capisco la ragione più profonda dell’interesse che lei sa stimolare nelle sue alunne e nei suoi alunni per il mondo della fantasia, per ciò che si può amare e fantasticare sulle pagine di un libro.

Solo chi ha un’anima di poeta riesce veramente a camminare in chiave poetica con i bambini e a svelar loro le vie all’avventura dei sentimenti e della fantasia.

Ho letto con grande interesse il volume di poesie che gentilmente mi ha inviato . io non sono un poeta, sono uno scrittore ( che talvolta scrive filastrocche) e neanche sono un critico. Ma credo di avere un cero orecchio ( e un amore) per la poesia, che mi fa sentire la differenza fra chi ambisce ad essere poeta e chi lo è veramente. Questo soprattutto mi ha colpito nelle sue poesie : la naturalezza poetica, il dono di sentirsi e vivere poeticamente in rapporto al mondo.

Non sono del tutto d’accordo con quello che dice Leandro Muoni recensendo il suo libro.

Non mi pare sia l’entusiasmo la molla della sua poesia. L’entusiasmo è qualcosa di irrazionale , che stravolge. Nella sua poesia c’è invece una coscienza di grandi ragioni di vita, una contemplazione di realtà e sentimenti finemente analizzati. C’è passione, amore, non un abbandonarsi acritico all’entusiasmo.

In alcune cose non abbiamo radici comuni – io non sono un credente - , eppure sono rimasto toccato anche dalle sue poesie di timbro religioso: ho sentito infatti profonde assonanze che trascendono i credi individuali più intimi – quello che unisce, pur partendo da convinzioni diverse – come, per esempio, quando dice :

Fino a quando

continuerò a indignarmi

per ciò che non è onesto

per ciò che non è umano

…saprò d’essere necessaria

pur nella sconfitta

e la mia vita

non sarà mai un inganno - etc. pag. 74

La ringrazio per il piacere che mi ha dato con le sue poesie, permettendomi di dare un’anima a una persona che per me era solo un’anonima, intelligente insegnante.

Marcello Argilli